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Bari, recuperato dall’Austria il dipinto di Artemisia Gentileschi dal valore di 2 milioni

Recuperato dall’Austria e rimpatriato a Bari: l’eccezionale dipinto seicentesco a olio su tela di Artemisia Gentileschi, raffigurante Caritas Romana, dal valore di circa 2milioni di euro, torna a casa grazie all’operazione Freezing portata avanti dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale e coordinata dalla Procura di Bari. Secondo le indagini l’opera, già appartenente alla collezione d’arte del Conte Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona (1600 – 1665), che lo aveva commissionato alla pittrice romana intorno alla metà del ‘600 e conservato nel castello Marchione di Conversano (Bari), sarebbe stato esportato illecitamente nel 2019 dal territorio nazionale nel tentativo di commerciarlo all’estero.

Due persone risultano ora indagate per truffa ed esportazione illecita di beni culturali. Secondo le indagini, i due hanno presentato il dipinto, nel 2019, per il tramite di un’agenzia di intermediazione toscana, all’Ufficio Esportazione di Genova, nascondendo l’attribuzione a Gentileschi e il legame con gli edifici storici di Conversano e dichiarando un valore economico dell’opera molto più basso. Dopo aver ottenuto l’attestato di libera circolazione, il quadro era stato affidato ad una prestigiosa casa d’aste austriaca. Le indagini hanno impedito, dunque, che al dipinto toccasse la stessa sorte di un’altra opera di Gentileschi, proveniente da un’altra collezione, aggiudicata per 2 milioni dopo un’audizione bandita dalla stessa casa d’aste austriaca.

L’inosservanza dell’ordine di rimpatrio dell’opera, prontamente disposto dagli organi centrali del Ministero della Cultura nei confronti dei proprietari, ha generato un approfondimento investigativo del Nucleo Carabinieri Tpc di Bari. Dopo essere stato rintracciato, il dipinto è stato sequestrato e riportato in Italia in esecuzione di un ordine europeo di indagine.

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