Dopo il successo della prima edizione fiorentina, il salone itinerante del vino artigianale ZeroZero fa tappa Bari. L’evento ha riunito produttori italiani e non, accomunati da un’unica, rigorosa filosofia: Zero chimica in vigna e Zero aggiunte in cantina. L’idea, nata da Daniela De Gruttola e Massimo Lanini, si basa sulla convinzione che il miglior vino sia quello creato con un solo ingrediente: uva biologica. “Non facciamo questo lavoro per moda, ma per convinzione profonda,” dicono i vignaioli di ZeroZero. “Siamo vignaioli con le vigne e con la cantina che vinificano così da tanti anni. La nostra filosofia non è un dogma, ma ha uno scopo ben preciso: il sapore. Il fascino di un vino lavorato in questo modo, senza alcun additivo o coadiuvante, non ha eguali e rende omaggio al Vino, alla Vigna, all’Uomo.” ZeroZero vuole così fare chiarezza nel panorama del vino naturale, focalizzandosi sulla serietà e sulla trasparenza. I produttori aderenti hanno firmato delle autodichiarazioni, impegnandosi a metterci la faccia su quanto dichiarano. Il loro lavoro si basa sulla parola e sulla reciproca fiducia, al di là di certificazioni e analisi, che sono sempre disposti a mostrare qualora fosse necessario, ma che non rappresentano la strada maestra per farsi conoscere.
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