L’apertura di via Andria, almeno per il momento, rimane confermata per il 30 gennaio. Ma il rischio concreto a cui quasi certamente si andrà incontro è di consegnare alla città un’opera che sarà incompleta per almeno un altro mese. E’ il tempo che servirà all’impresa, che ha ormai ultimato il sottovia carrabile e pedonale che riunirà centro e periferia di Barletta oggi separati dalla ferrovia, per l’approvvigionamento delle pompe di sollevamento. In sostanza l’impianto che consente alle acque meteoriche di defluire lungo le condotte evitando allagamenti in caso di pioggia. Il sindaco Cannito spinge per aprire in ogni caso l’arteria stradale chiusa ormai da cinque anni pur di evitare ulteriori polemiche su un eventuale nuovo rinvio dell’inaugurazione dell’opera. L’ultimazione dei lavori era già slittata rispetto alla data del 30 novembre a causa dei ritardi nelle forniture di luci e guardrail. Ma risolto un problema, ecco presentarsene subito un altro. Al vaglio c’è addirittura l’ipotesi un protocollo di gestione tra RFI e Comune per far fronte all’apertura di via Andria. Un sistema di monitoraggio ed allarme permetterà di intervenire tempestivamente con la chiusura della strada in caso di forte pioggia. Non mancheranno certamente le polemiche sulla scelta di confermare l’inaugurazione per il 30 gennaio senza attendere che l’opera sia completata. Per i lavori del sottovia di via Vittorio Veneto, invece, com’è noto bisognerà aspettare sino al mese di luglio.
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