La sua attività commerciale è oggetto di una richiesta di sfratto. Le scarse entrate causate dalle restrizioni anti-Covid probabilmente lo costringeranno a chiudere per sempre la sua pizzeria nel centro storico. Così Angelo Batticore, pizzaiolo 28enne arrivato da Napoli a Barletta due anni fa, ha avviato ieri uno sciopero della fame a pochi metri dalla sede del Comune. Lì ha posizionato la sua tenda per un sit-in permanente. Che andrà avanti a oltranza, fino a quando non avrà avuto «risposte concrete».
Da otto anni Antonio studia e gira l’Europa per diventare un pizzaiolo bravo. Un sogno che rischia di subire un drammatico stop.
Il giovane ha aperto la partita Iva a dicembre 2018 e avviato l’attività ad aprile 2019. Non è rientrato nel primo decreto ristori nè nel secondo perché non è tra quelli che hanno fatturato il 30% in meno. In un anno ha ricevuto 5mila euro, utili per coprire due mesi di spese.
Nella sua tenda trovano posto libri, coperte, acqua e il cibo consegnato da alcuni passanti, che Batticore non consumerà. La sua protesta, tiene a precisare, è «a nome di tutti i colleghi». Che intanto con l’Associazione pubblici esercizi hanno avviato una raccolta fondi per aiutarlo.