“Non c’è spazio per l’odio tra le mura di una scuola”. Gli studenti del liceo classico Casardi di Barletta lanciano un messaggio forte e chiaro agli autori delle scritte volgari e sessiste comparse sui muri dei bagni riservati alle ragazze. Offese alle donne, simboli fallici, svastiche e persino un “Viva Turetta”, con chiaro riferimento all’assassino di Giulia Cecchettin, che più di tutti ha provocato indignazione nella comunità scolastica. La dirigente, Serafina Ardito, ha emanato una circolare subito dopo l’accaduto per ripristinare lo stato dei luoghi. Ma si aspettavano provvedimenti diversi, anche indirizzati alla ricerca dei responsabili, gli studenti che questa mattina hanno organizzato un sit-in davanti alla sede del Liceo per ribadire la loro ferma condanna verso ogni forma di violenza contro le donne.
INTERVENTO DI RAPPRESENTANTE D’ISTITUTO DEL LICEO CASARDI DI BARLETTA
La dirigente scolastica ha condannato l’episodio promettendo ulteriori accertamenti sulla vicenda e nuove iniziative di sensibilizzazione contro la violenza sulla donne. Ed avanzando anche l’ipotesi che gli autori delle scritte possano essere soggetti esterni alla scuola. La pensano diversamente gli studenti del Casardi che non cercano autoassoluzioni per quanto accaduto.
INTERVENTO DI RAPPRESENTANTE D’ISTITUTO DEL LICEO CASARDI DI BARLETTA