“Cercare un nuovo corso da seguire, seminando un futuro migliore per una società fondata sui principi della legalità e della giustizia sociale”. Era una delle principali annotazioni riportate sul suo diario dal biscegliese Sergio Cosmai, il direttore del carcere di Cosenza barbaramente ucciso dalla ‘ndrangheta esattamente 40 anni fa. Un uomo giusto, irreprensibile, la cui memoria è stata onorata questa mattina attraverso un’imponente marcia lungo le principali arterie del centro cittadino che ha coinvolto, oltre a numerose autorità politiche, religiose, militari e civili, circa 1500 studenti in rappresentanza di tutti gli istituti biscegliesi di ogni ordine e grado.
Un corte organizzato dal Comune di Bisceglie, con il patrocinio di Avviso Pubblico e in collaborazione con Libera, per dire no alle mafie e per ringraziare ancora una volta Cosmai per il suo sacrificio estremo. Un esempio, quello di Sergio Cosmai, che di anno in anno penetra sempre più nelle coscienze di tutti i biscegliesi e non solo.
Il momento culminante della manifestazione nel viale davanti al Monumento dei Caduti, dove gli interventi istituzionali sono stati preceduti da quelli, emozionati ed emozionanti, degli studenti, a partire dal nipote dello stesso Cosmai. E al coraggio mostrato dall’insigne biscegliese attraverso il sacrificio più alto si è affiancato nel corso degli anni anche quello dei suoi familiari.
All’iniziativa odierna ne seguiranno altre, come l’incontro di martedì con Fiammetta Borsellino, in un calendario di eventi che si concluderà il 10 gennaio del prossimo anno, nel giorno del compleanno di Cosmai.