Sorprese ed attonite, ma soprattutto esasperate. Sono le 7 famiglie biscegliesi che hanno usufruito fino al 9 agosto del servizio di trasporto gratuito per i loro figli disabili, in tutto 9, utenti in regime di seminternato della struttura socio-riabilitativa “Quarto di Palo” di Andria. Un servizio, essenziale per andare incontro alle necessità delle famiglie, trattandosi di terapie svolte in orario scolastico e lavorativo, che rischia seriamente di essere interrotto per via di un autentico corto circuito tra Comune di Bisceglie, Asl Bt e la stessa struttura, come da comunicazione giunta nelle scorse settimane.
Questa mattina, nella Sala Consiliare di Palazzo San Domenico, le famiglie con i loro ragazzi e ragazze, alcuni dei quali frequentano “Quarto di Palo” da 15 anni, sono stati ricevuti dall’assessore ai servizi sociali Roberta Rigante per manifestare il loro disappunto e chiedere garanzie immediate per la risoluzione del problema.
Durante l’incontro odierno, in cui non sono mancati momenti di tensione, l’assessore Rigante ha evidenziato come la vicenda abbia assunto un risvolto inatteso, alla luce delle interlocuzioni con Asl BT e struttura riabilitativa avviate a maggio per risolvere la questione, bruscamente sospese dalla comunicazione dell’interruzione del servizio.



