Assoluta contrarietà all’opera ma con la speranza che i 27 milioni di euro appostati restino comunque destinati ad Andria con magari un progetto complementare rispetto a quello per cui non si dovrebbe procedere. E’ quanto ribadito dal comune di Andria attraverso il Sindaco Giovanna Bruno in un incontro in videoconferenza convocato dal Ministro per il Sud Tommaso Foti con tema unico la cosidetta Tangenziale Ovest della città di Andria o meglio bretella sud. La vicenda piuttosto nota e che ha messo ai ferri corti in questi anni Provincia e Comune federiciano, non è mai definitivamente partito basandosi su di un progetto di molti anni fa e con disponibilità dei fondi assolutamente insufficiente per completare l’opera come più volte chiarito da tutte le parti in campo.
La vicenda ha, come più volte rimarcato, una storia molto lunga a partire sin dal 2011 quando l’opera fu inserita tra gli interventi finanziati con fondi CIPE per oltre 27 milioni di euro. Nelle intenzioni doveva completare il raddoppio della strada provinciale 2 nel tratto andriese con la costruzione di un nuovo percorso diverso da quello attuale. Ma le criticità sono emerse piano piano sviscerando il progetto stesso a partire dalla necessità di abbattimento di migliaia di alberi d’ulivo. La procedura per la realizzazione dell’opera è comunque formalmente partita nel 2013 ad opera della Provincia BAT e nel 2014 vi fu l’aggiudicazione del bando di gara. Di qui è iniziata la lunga trafila burocratica culminata nel 2021 con il primo diniego della variante urbanistica da parte del Consiglio Comunale andriese. E adesso sullo sfondo c’è naturalmente un contenzioso che potrebbe nascere con la ditta vincitrice dei lavori.