È caos sui buoni educativi. Scendono in piazza famiglie ed educatori dei servizi per la prima infanzia della Fism, la federazione italiana scuole materne e nidi Puglia. Ciò che lamentano è una cattiva gestione dei Buoni Educativi, alla luce dell’Avviso Pubblico rivolto ai nuclei familiari per l’accesso ai servizi per minori pubblicato in data 24/08/2023 che non ha permesso a migliaia di bambini pugliesi di iniziare dal 1° Settembre 2023 la frequenza del servizio educativo dove i genitori avevano proceduto già all’iscrizione. Infatti, non riconoscendo le iscrizioni effettuate dalle famiglie nel periodo tra gennaio e marzo e con le graduatorie disponibili solo dal 15 settembre, spiegano, migliaia di bambini sono rimasti a casa con grave danno soprattutto per i genitori lavoratori. Ad ascoltare le esigenze di educatori e famiglie l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Sebastiano Leo, che a fine agosto aveva voluto rasserenare gli animi con l’impegno di far frequentare tutti i minori dal primo settembre con la copertura economica necessaria rispetto ai fabbisogni. A condividere le motivazioni dello sciopero della Fism è Fratelli d’Italia: “è vergognosa- dicono-una regione che penalizza 10mila bambini che ad ogni non sanno se e dove andranno all’asilo”.
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