Dall’antica commedia greca al maestro Dostoevskij: serata dedicata al teatro ieri al Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria. La maratona quotidiana degli appuntamenti è partita da Castel del Monte, che ha ospitato “La commedia più antica del mondo”, a cura della compagnia tosco-napoletana “I sacchi di Sabbia”.
Uno spettacolo di prosa che prende spunto dalla commedia “Gli Arcanesi” del commediografo greco Aristofane, ambientato durante la Guerra del Peloponneso. Una rappresentazione teatrale antichissima, la più antica del mondo appunto, uscita dai repertori delle compagnie e non più messa in scena ma che, ripulita e svecchiata, conserva un potenziale comico esplosivo.
Omaggio al grande scrittore e filosofo russo Dostoevskij invece a Palazzo Ducale, dove è stato presentato lo spettacolo “Il Grande inquisitore” della Compagnia del Sole. Un lavoro tratto da “I fratelli Karamazov”, l’ultimo romanzo scritto da Dostoevskij. Un capolavoro della letteratura dell’Ottocento e di ogni tempo.
Nel ricco programma della kermesse hanno trovato posto anche le sperimentazioni, con lo spettacolo “Trappola per topi”, a cura dell’associazione “Il Cielo di Carta”, presentato all’Officina San Domenico. Una scena completamente tinta di bianco, allestita con pochi elementi, ha fatto da sfondo ad una storia di relazioni di coppia, dove le azioni dei due protagonisti, marito e moglie, sono ripetute, studiate e programmate, come in un meccanismo ad orologeria.
Ha salutato il palcoscenico del Castel dei Mondi uno degli spettacoli più stravaganti della manifestazione, “Cenerentola” della Zaches Teatro, andato in scena ieri sera, in replica, all’istituto Salvemini. Una nuova rivisitazione di una delle fiabe più conosciute del mondo.