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Castel del Monte, dopo dieci anni è fuori dalla top 30 dei monumenti più visitati d’Italia tra “caro costi”, disorganizzazione e opportunità perse

Il Castel del Monte dopo dieci anni consecutivi (escluso il 2020 anno caratterizzato dalla pandemia da covid-19), esce dalla top 30 dei monumenti statali più visitati in Italia e arretra decisamente anche nel numero i visitatori riportando la lancetta del tempo al 2014. Il dato emerge dalle statistiche pubblicate dal Ministero della Cultura. In Italia nel 1996, anno da cui si parte con le statistiche, i visitatori in musei, monumenti ed aree archeologiche statali erano 25milioni. Nel 2023 c’è stato, invece, il record assoluto con oltre 57milioni di visitatori e 313 milioni di euro di biglietti venduti. Un dato in controtendenza proprio quello di Castel del Monte che si ferma a 237mila visitatori ed incasso netto che ha comunque superato il milione di euro. In un anno comunque complicato di ripresa dopo il Covid come il 2022, invece, il Castel del Monte si posizionò al 28esimo posto con 213mila visitatori. Nel 1996, anno in cui è stato inserito tra i siti patrimonio dell’UNESCO, il maniero federiciano contava meno di 100mila visitatori ed introiti pari a circa 115mila euro. Nel 2019, era pre covid, Castel del Monte è arrivato 27esimo nella classifica italiana dei monumenti più visitati con il record di 270mila visitatori e oltre un milione e 200mila euro di incassi lordi. Per entrare nella Top 30 si sarebbe dovuta raggiungere la quota di almeno 247mila visitatori quelli che sono entrati a Sirmione nel Castello Scaligero dove però l’incasso lordo è ampiamente inferiore a quello di Castel del Monte che, in questo caso, è ampiamente nella Top 30.

In Puglia, tuttavia, il maniero federiciano resta ampiamente il primo monumento. Il Castello Svevo di Bari, secondo in graduatoria, ha fatto 126mila visitatori con un introito di circa 400mila euro. Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, terzo in graduatoria, si ferma a quota 76mila visitatori con 183mila euro di incasso. Il peso di Castel del Monte per gli introiti pugliesi dei siti statali è ben oltre il 50%.

Tutte informazioni statistiche su cui però riflettere e non poco. L’area di Castel del Monte resta completamente abbandonata a se stessa ed a riprova di questo, negli ultimi giorni, ci sono almeno due elementi oltre quelli che più volte abbiamo denunciato attraverso la nostra emittente. Il primo elemento è la denuncia della consigliera regionale Grazia Di Bari che ha mostrato le foto di quanto accade generalmente nelle serate estive a Castel del Monte e cioè la completa anarchia nella gestione delle auto e dei visitatori. Questo, abbinato alla mancanza di tanti altri servizi per turisti e per i residenti, crea non poche difficoltà di accesso al maniero. Proprio oggi, invece, è arrivata la denuncia su Instagram di Piero Amelio, uno dei più seguiti divulgatori di monumenti in Italia.

Si paga sempre e troppo per un servizio decisamente scarso e senza alternative. Ma il fatto che si paghi molto e che su Castel del Monte ci sia comunque una strategia attenzione degli organi che lo gestiscono da un punto di vista economico, lo si evince proprio dall’incremento degli introiti che è arrivato a dieci volte in più rispetto al 1996 con un magro raddoppio, invece, dei visitatori. Segno chiaro che l’attrattività per la bellezza di una delle meraviglie del mondo non è certo accompagnata dall’organizzazione turistica e locale attorno. Una opportunità economica e di lavoro che continua ad essere mal gestita con una babele di istituzioni e nessun reale beneficio alla comunità. Ed i dati lo dimostrano e, come facili profeti, lo dimostreranno nei prossimi anni.

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