“È necessario un intervento urgente per sbloccare la situazione del centro di eccellenza per l’autismo della BAT”. Con una lettera rivolta al presidente della Regione Emiliano, all’assessore alla sanità Piemontese e al capo del Dipartimento salute Montanaro, l’intergruppo consiliare di Andria riaccende i riflettori su una vicenda che vede il territorio della sesta provincia pugliese l’unico rimasto al palo nella realizzazione di un centro di eccellenza per l’autismo.
Una legge regionale aveva previsto la realizzazione di un centro per provincia e una dotazione complessiva di 12 milioni di euro. La Asl BT, asserendo di non avere a disposizione immobili pubblici da destinare a questa finalità, era stata l’unica delle asl pugliesi ad aprire al privato: un fatto che aveva fatto storcere il naso a molti e che ha provocato notevoli polemiche quando per la realizzazione del centro è stata individuata la fondazione della famiglia della sindaca Bruno, già destinataria della donazione di un terreno del comune di Andria da parte dell’allora commissario straordinario Tufariello. Il fatto poi che, oltre alle criticità procedurali e gestionali, a comunicare la scelta della fondazione per le neurodiversità sia stato il consigliere regionale Caracciolo, ha dato la stura ai dietrologi con le polemiche culminate nel dietrofront della ASL BT. Ma da allora nulla più si è mosso, almeno sotto la luce del sole, e mentre nelle altre ASL pugliesi la realizzazione dei centri di eccellenza per l’autismo va avanti, qui non si sa più niente.
Nella lettera al Presidente Emiliano, l’intergruppo chiede chiarimenti sullo stato di avanzamento del progetto, trasparenza con la pubblicazione degli atti decisionali e una verifica immediata della reale rispondenza del progetto alle esigenze territoriali, con analisi comparativa rispetto alle altre ASL regionali. Ma non solo: l’intergruppo fa notare come meritino un potenziamento delle risorse i già esistenti CAT (Centri Autismo Territoriale) della ASL BAT: già operativi, dotati di professionalità consolidate e riconosciuti per la loro grande attenzione.
E ancora: che si istituisca l’obbligo che i centri provinciali d’eccellenza per l’autismo siano ubicati in immobili pubblici e con servizi a gestione pubblica. Quest’ultima richiesta al Presidente Emiliano è probabilmente collegata alla risposta, ritenuta insoddisfacente, che l’amministrazione comunale di Andria guidata dalla sindaca Bruno ha fornito sullo stato di avanzamento della progettualità promossa dalla Fondazione Pugliese per le neurodiversità da cui non si capisce perchè il progetto non sia passato dal consiglio comunale e a che punto sia. “Non accetteremo più silenzi o mezze verità – tuonano i quattro consiglieri comunali – Le persone con autismo e i loro cari hanno diritto a risposte concrete”



