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Cerimonia in onore dei poliziotti caduti durante il servizio: a Barletta scoperte tre stele davanti al Commissariato

Morti tragicamente nell’adempimento del loro dovere, da questa mattina tre stele posizionate davanti al commissariato di Barletta ricorderanno per sempre i loro nomi. Tommaso Capossele, Savino Antonucci e Giuseppe Marchisella sono i poliziotti che hanno pagato con la vita la scelta di diventare servitori dello Stato. Ad omaggiare la loro memoria i parenti più stretti, i colleghi, il Questore Roberto Pellicone, il Prefetto Rossana Riflesso, il sindaco Mino Cannito, la Polizia Locale. Tommaso Capossele, medaglia d’oro al valor civile, morì il 10 luglio del 2000 per le ferite riportate in un incidente stradale sulla A14, nel territorio di Andria, travolto da un’autovettura mentre ultimava i rilievi per un sinistro. Fu un altro incidente stradale a strappare Savino Antonucci all’affetto dei suoi cari. Il 20 luglio del 1988 stava rientrando a Torino dopo aver scortato un “trasporto eccezionale” quando perse il controllo della sua motocicletta finendo sbalzato contro il guard-rail. Morì all’ospedale di Savigliano per le gravi lesioni riportate. Infine Giuseppe Marchisella, ucciso da una raffica di mitra durante una rapina all’interno dell’ufficio postale di piazza dei Caprettari a Roma, il 21 febbraio del 1975. I responsabili della sua morte vennero arrestati e condannati all’ergastolo. La giovane moglie, sposata da meno di un mese e in attesa di un figlio, non resse al dolore e si suicidò pochi giorni dopo. A ricordare questa mattina Marchisella, sua sorella Francesca, agente della polizia locale

INTERVISTA A FRANCESCA MARCHISELLA (SORELLA DI GIUSEPPE MARCHISELLA)

Le stele realizzate e posizionate dalla Barsa, su iniziativa del Comune di Barletta, sono un omaggio dovuto – spiega il questore Pellicone – per chi ha onorato la divisa sino all’ultimo giorno della propria vita

INTERVISTA A ROBERTO PELLICONE (QUESTORE BAT)

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