Con la tropicalizzazione del clima crescono produzioni e consumi di frutti tropicali, da avocado a melograni Made in Puglia, insieme a tante altre produzioni esotiche di largo consumo come le bacche di aronia, le bacche di goji, ma anche i microgreen tropicali. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia, in riferimento ai dati di ERA5 Land di Copernicus, secondo cui nel giugno 2025 la temperatura media nazionale sulla terraferma a due metri dalla superficie è stata di 22,05°C: ben 3,53°C in più rispetto alla media di riferimento del trentennio 1991-2020. Oltre ad avocado e lime, si stanno imponendo i microgreen esotici, fiori e foglie eduli, considerati ormai da moltissimi i ‘vegetali del futuro’ in quanto ricchissimi di proprietà benefiche. A Mola di Bari si coltivano contemporaneamente sino a 50 varietà di piante differenti, attraverso le più avanzate tecniche di coltivazione orticola, curando ogni passaggio nei metodi di produzione. E tra i vegetali del futuro ci sono anche i tropicali, come l’origano cubano, la Lippia, lo zucchero azteco, l’amaranto rosso, l’aglio orientale, le begonie da fiore commestibile, l’Ibisco da foglia, il Tagete, il basilico giapponese, la Toona, una pianta asiatica, specie nuove per il panorama colturale italiano, sia per motivi climatici che culturali e sociali. Le varietà tropicali diventano sempre più presenti in affiancamento alle produzioni classiche per la possibilità di ampliare la stagione colturale, perché il caldo ormai persiste da aprile e fino alla fine di ottobre con temperature molto alte anche di notte che permettono di coltivare con maggiore qualità senza l’utilizzo del riscaldamento. Cresce tra l’altro la richiesta legata sia al maggiore consumo da parte degli immigrati – aggiunge Coldiretti Puglia – che le consumano regolarmente sia per la continua richiesta di novità da parte del settore ristorativo. Anche a seguito dei cambiamenti climatici in atto e alla tropicalizzazione si è passati da pochi ettari piantati con i superfrutti esotici ad oltre 500 ettari con un incremento esponenziale negli ultimi anni. A Castellaneta sono state piantumate 32mila piante di avocado, mentre in Salento si parla di 100mila piante di avocado e 8mila piante di mango e altrettante piante di lime, mentre fanno capolino timidamente le coltivazioni di banane 100% made in Puglia. Quello delle piante tropicali Made in Italy – sottolinea la Coldiretti Puglia – è un fenomeno destinato a modificare in maniera profonda i comportamenti di consumo nei prossimi anni, ma anche le scelte produttive delle stesse aziende agricole per gli effetti del surriscaldamento determinati dalle mutazioni del clima.
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