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Cresce il PIL della BAT, ma i suoi cittadini restano tra i più poveri d’Italia

Dal 2019, l’anno precedente alla pandemia, il Mezzogiorno ha guidato la crescita economica italiana. La Puglia è la terza regione del Paese per aumento del PIL, mentre le sue sei province rientrano tutte tra le migliori 50 nel medesimo ambito. “Piange” invece il prodotto interno lordo per singolo abitante pugliese: un cittadino della BAT, ad esempio, produce 20.865 euro nel 2025, un terzo rispetto ad un milanese, che viaggia sugli oltre 75mila euro.

I dati sono stati pubblicati nello studio prodotto dalla CGIA di Mestre e pongono il focus sulla crescita del PIL in Italia rispetto al periodo pre-pandemico. Lo “Stivale” ha visto crescere il proprio PIL del 6,4%, con la Puglia che, sul gradino più basso del podio, guida la crescita con un aumento del PIL dell’8,9%. Davanti solo Lombardia e Sicilia rispettivamente con il 9% e il 10,9%.

Per quanto riguarda le province pugliesi, molto bene Taranto e Lecce, che sono 4^ e 6^ provincia, a livello nazionale, con una crescita del 12,6% e dell’11,3%; bene anche Bari, Brindisi e Foggia (13^, 36^ e 44^); non sfigura neppure la BAT, 50^, con un aumento del PIL pari a 5,4%, pur restando fanalino di coda della Puglia.

Lo studio mette anche in evidenza il PIL per abitante nel 2025 e i numeri evidenziano come le 6 province pugliesi nonostante una crescita generalizzata, continuino a registrare gravi ritardi rispetto al centro-nord. Nello specifico, nessuna provincia pugliese supera la 74^ posizione, occupata da Bari; tra l’87° posto e il 97° Taranto, Foggia, Lecce e Brindisi. Male la BAT, addirittura penultima in questa classifica, davanti solo a Cosenza e triplicata da Milano.

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