Per quest’anno con ci sarà acqua per l’agricoltura foggiana. E’ quanto confermato dal presidente del Consorzio di bonifica di Capitanata Giuseppe De Filippo nell’audizione sulla crisi idrica tenuta lunedì 3 marzo in Regione, a Bari, su richiesta dei consiglieri Antonio Tutolo (Per la Puglia) e Rosa Barone (M5S). La seduta ha riunito la V Commissione e quella “Speciale per la crisi idrica”, presiedute rispettivamente da Michele Mazzarano e Fabio Romito. Secondo quanto riferito da De Filippo, «non solo è già previsto che non ci sarà da parte del Consorzio possibilità di effettuare l’attività di irrigazione, che interessa un terzo del territorio di riferimento a fronte di due terzi non serviti, ma la Regione dovrà prevedere la posta in bilancio per coprire le mancate entrate che interesseranno il Consorzio» in base alla legge 4 del 2012. Per il direttore generale del Consorzio di Capitanata, Francesco Santoro, «sembra anche difficile poter contare sul possibile accordo con il Molise, in quanto in quella regione si dovrebbe realizzare una infrastruttura che al momento non ha copertura finanziaria. Tuttavia l’accordo, se attuato, permetterebbe di incamerare le eccedenze di acqua del Molise da destinare interamente all’agricoltura». Infine, secondo il direttore dell’area Ingegneria del Consorzio, Raffaele Fattibene, in futuro «bisogna pensare a una gestione pluriennale degli invasi». Nel Foggiano il Consorzio gestisce quattro dighe che possono accumulare 300milioni di metri cubi negli anni in cui piove. «In genere – ha sottolineato Fattibene – cadono circa tre miliardi di metri cubi di acqua, noi quindi riusciamo ad invasarne soltanto il 10 per cento. Dei 300milioni di metri cubi diamo 60 milioni ad Aqp e con gli altri 240 milioni copriamo i 140mila ettari irrigati. La risorsa disponibile non permette l’allargamento dei comprensori irrigui. Con l’ampliamento degli invasi – ha concluso – non solo potremmo affrontare la gestione pluriennale necessaria ad assorbire e bilanciare le crisi periodiche, ma potremmo anche ampliare i comprensori». «Una crisi idrica senza precedenti con danni incalcolabili per l’agricoltura» della Puglia, ha fatto sapere la consigliera Barone, «la politica tutta deve unirsi».