Da seminatore di morte attraverso la costruzione di mine antiuomo a predicatore di pace. Una conversione netta, quella di Vito Alfieri Fontana, ingegnere barese, fino agli anni 90 industriale di armi belliche. Poi il deciso passo indietro, frutto di una vocina, quella di suo figlio, che con la curiosità dei bambini gli chiedeva perchè facesse quel lavoro che causava morte e sangue in cambio di danaro. A quella voce si aggiunse anche una telefonata, quella di Gino Strada.
Stamane Fontana è stato ospite del liceo Marconi di Foggia. Una testimonianza sentita che ha appassionato gli studenti e calamitato l’attenzione dei presenti. Il tutto in un momento in cui le guerre continuano ad imperversare.
INTERVISTA:
Vito Alfieri Fontana (ex produttore di mine antiuomo)



