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Attualità

Dimensionamento scolastico, ad Andria è un coro di “no” allo scorporo dell’asilo “Carella”: «La regione ritiri la decisione»

Dopo la presa di posizione dell’Istituto Comprensivo “Verdi-Cafaro” e la contestuale richiesta del Sindaco di Andria Giovanna Bruno di rivisitazione della delibera sul dimensionamento scolastico alla Regione Puglia, è proseguito il coro di “no” sul territorio allo scorporo della scuola dell’infanzia “Carella” con la seguente annessione al neo Istituto Comprensivo “Cotugno”. Le ragioni dei sindacati ma anche in parte della politica cittadina che ha voluto rimarcare la propria posizione, risiedono in un concetto semplice: lo scorporo dell’asilo e dunque dei circa 70 alunni non produrrà nessun effetto positivo per l’istituto “Cotugno” considerando che al momento la sua esistenza non è in discussione ma soprattutto considerando che le famiglie che iscrivono i loro bambini alla “Carella” proseguiranno il percorso di studi presso la “Verdi-Cafaro” poichè banalmente più vicina alle proprie abitazioni. Elementi che sono stati sottolineati da SNALS, UIL Scuola e CGIL con note ufficiali accanto agli interventi di Michele Coratella del Movimento 5 Stelle e di Gianluca Grumo di Azione entrambi consiglieri comunali dei partiti di appartenenza. Tutti hanno sottolineato anche un altro aspetto e cioè quello della volontà della comunità scolastica andriese di non metter mano al piano di dimensionamento scolastico quest’anno dopo la rivoluzione dello scorso. La decisione della Regione sulla base, almeno secondo le carte ufficiali, di un parere della Provincia BAT che generalmente si esprime solo sulle scuole del secondo ciclo e cioè quello di sua competenza, non può essere accolto con favore dal territorio considerando il verbale del 1 ottobre scorso che ha riunito a Palazzo di Città ed a larga maggioranza dirigenti scolastici, sindacati e politica con un fronte praticamente comune per l’assenza di modifiche. Anche il parere dell’Ufficio Scolastico Regionale, in realtà, ha dato manforte alle tesi del territorio. Insomma un coro di no che va dal “totale dissenso” espresso da Angela Dell’Olio, segretaria generale della Flc Cgil Bat, passando per la presa di posizione di Raffaele Delvecchio della UIL Scuola che ha ricordato che lo scorporo non è stato dettato da alcuna richiesta particolare arrivata dagli uffici scolastici o dalla stessa regione. Di “usurpazione delle competenze del comune” ha parlato, senza giri di parole, il segretario regionale di Snals/Confsal Puglia, Vito Masciale mentre di “scorciatoie della cattiva politica” con “ripercussioni negative su bambini e famiglie” ha parlato Azione. Per il Movimento 5 Stelle “un pasticcio ed un provvedimento volutamente incerto”.

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