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È il giorno dell’ultimo saluto a Domenico Di Nunno e Antonio Lovino, funerali alle 18 al Palasport di Canosa

E’ il giorno del silenzio e della preghiera a Canosa di Puglia. La città si raccoglie attorno al dolore delle famiglie Lovino e Di Nunno per l’ultimo saluto ai due giovanissimi canosini scomparsi una settimana fa a seguito del gravissimo incidente avvenuto sulla strada provinciale 21, all’incrocio con via Pozzillo. Le esequie di Antonio Lovino, 16 anni, e di Domenico Di Nunno, anch’egli 16enne ma prossimo al 17° compleanno, si terranno nel pomeriggio all’interno del palazzetto dello sport “Mauro Lagrasta” di viale I° Maggio. I feretri dei due compagni di classe del Liceo Scientifico “E. Fermi” arriveranno alle 16, mentre i funerali inizieranno alle 18. Prevista una grande affluenza per dare l’ultimo saluto ai due giovanissimi. Come già annunciato nei giorni scorsi dal sindaco Vito Malcangio, per la giornata odierna è stato istituito il lutto cittadino. Bandiere a mezz’asta a Palazzo di Città.

Martedì scorso sono state effettuate le autopsie sui corpi di Antonio e Domenico presso l’istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari. Confermati i decessi causati dai gravi traumi riportati nel sinistro, lo scontro violento tra la moto su cui viaggiano i ragazzi ed il furgone con alla guida un 44enne originario di Barletta. L’uomo è iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, nel fascicolo per omicidio stradale aperto dalla Procura di Trani. Quel giorno alla guida del due ruote c’era Domenico Di Nunno, morto sul colpo. Antonio Lovino è invece deceduto poco dopo il suo arrivo all’ospedale “Bonomo” di Andria. I due erano usciti per fare un giro e passare del tempo insieme. Nella disponibilità degli inquirenti c’è anche la scatola nera recuperata dalla moto e che potrebbe dare informazioni importanti per ricostruire la dinamica dell’incidente. Le famiglie Lovino e Di Nunno hanno nominato come consulente di parte, prof. Alessandro Dell’Erba. Sono seguite rispettivamente dagli avvocati Roberto Morra e Giacomo Quagliarella.

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