Tempi stretti ed una corsa contro il tempo che è necessaria per arrivare entro marzo 2026 a veder completate tutte le opere finanziate grazie ad uno dei tanti fondi cosiddetti PINQUA in questo caso da circa 18 milioni di euro. Sono cominciate le opere visibili per la realizzazione del progetto di rigenerazione urbana cosiddetto “Costa Nord”, con l’abbattimento dell’ormai ex distilleria Angelini a Trani. Un progetto che entra nel vivo e che questa mattina è stato accolto come un vero e proprio evento storico per l’intera comunità tranese. Una seconda villa comunale sul mare speculare a quella che già caratterizza il lungomare tranese oltre il porto della città. Una vera e propria nuova porta di ingresso alla città per chi arriverà da nord con la realizzazione di 18mila metri quadri di parco e nuovi alloggi pubblici di social housing. La demolizione, hanno spiegato dall’amministrazione comunale tranese, risarcisce una grande ferita della città. La ex Angelini, costruita nel 1937, sarebbe dovuta già esser abbattuta nel lontano 1993 dopo un atto d’obbligo di diversi anni prima. Ma proprio ad inizio 1993 la società che gestiva la distilleria fallì e praticamente dal 1996 era una grande area completamente abbandonata. Uno spettro per la città con degrado, sporcizia e pericoli. Sono stati diversi, nel corso del tempo, gli interventi anche della magistratura per vedere eliminata una struttura tanto fatiscente quanto pericolosa. Nel progetto che prevederà anche spazi pedonali, piste ciclabili, parcheggi e la riqualificazione di piazza Re Manfredi davanti al Castello tranese, ci sarà spazio anche per la sostenibilità ambientale considerato che una parte dei 60mila metri quadri di cemento armato demoliti saranno utilizzati per riempire le cisterne presenti nella ex distilleria. Dovrebbe essere inoltre migliorato l’impianto di depurazione oltre che rese accessibili ai cittadini le spiagge della costa nord praticamente sconosciute ai più. Ora però l’attenzione è tutta sui tempi e sul necessario intervento autorizzatorio della soprintendenza su alcuni dei moduli da abbattere dell’Angelini. Un timing estremamente scadenzato considerando che i fondi del PNRR hanno pochissimo margine di trattativa in termini temporali. Adesso comunque primo obiettivo sarà quello di abbattere la ex distilleria e ridare giusta dignità a Castello e Cattedrale.