Per molti anni ha prestato servizio in corsia, occupandosi dei malati e delle loro famiglie. Una vita trascorsa a prendersi cura degli altri, dimostrando un senso generosità verso il prossimo che è sopravvissuto anche alla morte. Grande gesto d’amore all’ospedale “Dimiccoli” di Barletta: è quello compiuto da 81enne, infermiere in pensione che, la notte scorsa, ha donato i suoi organi. A dare il consenso sono stati la moglie e i tre figli dell’uomo.
Nella sala operatoria del nosocomio barlettano, diretta dal dottor Giuseppe Cataldi, si sono avvicendate due equipe sanitarie: quella del Policlinico di Bari, che ha prelevato il fegato, e poi quella del Policlinico di Foggia, che ha invece prelevato i reni. Organi che potranno salvare la vita a chi nella donazione ripone la sua ultima speranza.
Un sentito ringraziamento ai familiari del donatore è arrivato dal coordinatore donazioni della Asl Bt, Giuseppe Vitobello, che ha sottolineato come un simile gesto sia la dimostrazione che non ci sono limiti di età per la donazione, perché gli organi, se sono in buone condizioni, possono essere trapiantati anche in persone molto più giovani.
Gli fa eco la Direttrice generale della Asl Bt, Tiziana Dimatteo che ha ricordato come sul territorio della sesta provincia si stia facendo un lavoro importante di sensibilizzazione e di attenzione nei confronti della donazione di organi e tessuti. Il nostro pensiero – ha concluso la massima dirigente dell’azienda sanitaria – va alla famiglia del donatore che ha saputo scegliere la vita”.
Con quella della scorsa notte, salgono a sette le donazioni multiorgano eseguite nella Asl Bt dall’inizio dell’anno, di cui cinque all’ospedale “Dimiccoli” di Barletta.