Fermi. A due passi da un binario. In attesa di un treno che non si fermerà mai. E’ la paradossale situazione che si vive a Manfredonia Ovest, in quella che sarebbe, il condizionale è obbligatorio, una stazione ferroviaria. In realtà è l’ennesima cattedrale nel deserto, perché l’originario progetto del treno-tram non è mai decollato. Un’opera attivata, si fa per dire, l’11 giugno del 2017, posta nella periferia occidentale della città sipontina, a circa 5 chilometri dal centro abitato, finanziata con soldi pubblici derivanti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale della Puglia 2007-2013.
Oggi la cartolina è quella immortalata dalle immagini: incuria nel deserto, bagni pubblici otturati, sporcizia, cancelli di recinzione divelti e terreno fertile per vandali e ladri. Che da queste parti ci sguazzano, come dimostrano i furti di una decina di motori elettrici per cancelli e quello di alcune telecamere dell’impianto di videosorveglianza. Episodi sui quali è al lavoro la Polizia di Stato di Manfredonia.