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Festival Castel dei Mondi, chiusura col botto: la lunga maratona di appuntamenti del fine settimana

Teatro, danza, sperimentazione e laboratori: è un menù completo davvero di tutto quello del fine settimana del Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria. La kermesse andriese chiude col botto, con una due giorni di spettacoli che andrà a completare il ricco programma della 26esima edizione.

Si parte con un bis, quello di “Simple Machines”, una lezione-spettacolo dell’artista belga Ugo Dehaes, presentato ieri al Museo Diocesano e che verrà riproposto questo pomeriggio, a partire dalle 17, con repliche alle 19.30 e alle 22. In questa performance ci si siede intorno a un grande tavolo dove ci sono dei robot assieme all’artista, ed è lui stesso a spiegare al pubblico come allena queste macchine, secondo le regole dell’automazione, perché sostituiscano per sempre i veri performer.

Esordio assoluto al Castel dei Mondi per l’artista spagnolo Javier Aranda, che porta per la seconda volta in Italia, all’Officina San Domenico, il suo spettacolo “Vida”. Prende spunto dal teatro delle marionette, solo che a muoversi sul palco non sono pupazzi ma le dita dell’artista, che danno vita ai personaggi: un buffissimo Adamo ed una simpatica Eva.

Alle 21 si spalancheranno le porte del Museo Diocesano, dove è in programma lo spettacolo “Trasfiguration”, del performer francese Olivier De Sagazan, che accompagna il pubblico in un viaggio nella psiche di un artista, trasformandosi in una serie di strane creature.

Il Festival varcherà anche i confini di Andria per fare una piccola tappa a Trani, dove andrà in scena “I figli della Frettolosa”, della compagnia Berardi Casolari. Rappresentazione teatrale che affronta il tema della diversità ed in particolare della cecità. Su il sipario alle 21.30 a Palazzo Beltrani.

Sarà invece Palazzo Ducale ad ospitare, alle 21.30, lo spettacolo “Il Palazzo di Occidente”, a cura de “I Seriomici”, testo di Michele Santeramo con la regia di Antonio Memeo. Prende spunto dall’eccidio delle sorelle           Porro, barbaramente uccise ad Andria il 6 marzo 1946.

Chiusura di serata nel segno della musica e della danza, con la performance “Saremo Bellissimi e Giovanissimi Sempre”, di Marco Chenevier, in programma alle 22 all’Officina San Domenico. Mentre domani sarà lo spettacolo dal titolo “Fluidofiume” a far calare il sipario sulla kermesse. Un’opera teatrale, poetica e musicale che sarà portata in scena dall’artista Enrico Frattaroli. Appuntamento alla 21.30 a Palazzo Ducale.    

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