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Foggia, all’ex Sofim continua il ricorso alla Cig. E il nuovo anno non promette nulla di buono…

Calo delle commesse e preoccupazione per il futuro. E’ la situazione che vivono i circa duemila dipendenti dello stabilimento FTP Industrial di Foggia, dove l’anno nuovo comincia all’insegna del ricorso alla cassa integrazione. E’ stata proprio la direzione aziendale a comunicare alle organizzazioni sindacali la sospensione delle attività, che si fermeranno a fine gennaio per esigenze tecnico-organizzative e produttive: tradotto, ordinativi ridotti, calo delle commesse e necessità di adeguare i volumi produttivi. All’ex Sofim, uno stabilimento di 540 mila metri quadrati e parte integrante del gruppo Iveco, insomma, si vivono momenti difficili e negli ultimi mesi il ricorso alla cassa integrazione ordinaria è stato una costante. Nello stabilimento industriale di borgo Incoronata, uno dei pochi rimasti nell’ormai deserto distretto industriale di Foggia, dove vengono prodotti motopropulsori per veicoli industriali, cresce la preoccupazione e sembrano lontani i tempi degli annunci in pompa magna dei sindacati. La svolta all’epoca auspicata si scontra con il continuo ricorso alla Cig e l’anno appena cominciato, per quelle che sono le previsioni, porterà a nuove contrazioni a causa del calo degli ordini, con le attese motorizzazioni Euro 7 destinate ad entrare in produzione solo nel 2027. Il calo della produzione, peraltro, nei mesi scorsi causò la perdita del lavoro ad una novantina di lavoratori somministrati. Non confortano le previsioni per i prossimi mesi , con il malumore tra i dipendenti che cresce e la preoccupazione che diventa palpabile per i cali di produzione che minano la serenità degli stessi e assottigliano di conseguenza le buste paga.

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