Sono trascorsi quasi 12 anni da quel 16 aprile in cui la vita di Lucia Annibali è cambiata. Per sempre. Un’aggressione di assoluta crudeltà, un’esperienza dolorosa fatta sì di rinunce e di difficoltà quotidiane, ma anche di forza, resilienza ed amore. Elementi che emergono, cristallini, nel messaggio di speranza e di lotta contro la violenza sulle donne che si ritrovano nel libro della Annibali dal titolo “Il futuro mi aspetta”, scritto con Daniela Palumbo, presentato alle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie nell’ambito dell’evento promosso dalla locale sezione Fidapa e dal collettivo Ziwanda con il patrocinio del Comune.
Una testimonianza di grande impatto, quella dell’avvocata, rivolta alle giovani studentesse e agli studenti degli istituti superiori biscegliesi presenti nella sala gremita di via Porto. Dalle tenebre di un gesto atroce all’inizio di una seconda vita, costruita sull’impegno quotidiano anche attraverso progetti nelle scuole e nelle carceri.
In dialogo con Lia Storelli, Lucia Annibali ha invitato la platea a riflettere sull’importante di tenere costantemente accesi i riflettori sul tema della violenza costruendo una vita fondata su amore e coraggio.