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Gargano, l’invasione di cinghiali è un’emergenza: ecco le immagini dell’ennesima tragedia sfiorata

Invasioni di cinghiali che mettono a serio rischio la vita degli automobilisti costretti a percorrere la statale 693, la strada a scorrimento veloce del Gargano. Incidenti sempre più frequenti, l’ultimo ha riguardato una giovane coppia che ha impattato contro un animale selvatico e solo fortunatamente è scampata alla morte. Soluzioni che non possono più essere procrastinate in un territorio ormai invaso da cinghiali e che da tempo ha registrato il grido di dolore, inascoltato, dei cittadini, alle prese con pericoli costanti che mettono a serio rischio la loro incolumità. Insidie e tragedie che hanno spinto alcuni consiglieri comunali dei Comuni di Ischitella, Vico del Gargano, Carpino, Peschici e Rodi Garganico a scrivere a Prefetto, Anas, Parco del Gargano e ai presidenti della Regione Puglia e della Provincia di Foggia per denunciare quella che è ormai una situazione insostenibile. Chiedono interventi immediati. L’incontrollato attraversamento di cinghiali è diventata una autentica piaga, con incidenti sempre più frequenti e in qualche caso anche mortali. Un’arteria percorsa quotidianamente da centinaia di pendolari e che collega al casello autostradale e ai principali centri urbani. Cinghiali ma non solo, perchè il tratto risulta disseminato di avvallamenti che rendono ogni spostamento una sorta di roulette russa.

Paradossale – dicono dai comuni garganici – che di fronte a tutto ciò nulla sia stato fatto. Nell’istanza vengono chieste l’installazione di barriere protettive per impedire l’accesso ai cinghiali, un piano straordinario per il controllo della fauna selvatica e interventi strutturali per la messa in sicurezza della statale, oltre al potenziamento dei trasporti pubblici locali. In assenza di interventi, al prossimo incidente i consiglieri comunali non esiteranno a richiedere l’apertura di indagini per la verifica di eventuali responsabilità istituzionali per omissione di atti dovuti. Una soluzione al problema che è in fondo il regalo di Natale che auspicano i residenti della popolosa zona per non contare altre vite spezzate.

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