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Geo Barents a Brindisi, sbarcati 339 migranti. Emiliano: “Recupero miracoloso. Rendiamo i viaggi legali”

Ha ormeggiato nelle prime ore della mattina del 7 aprile nel porto interno di Brindisi la nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere, dopo il salvataggio di 339 persone su un peschereccio alla deriva nelle acque internazionali vicino Malta. La prima assistenza sanitaria ai migranti è stata garantita dal Servizio di Emergenza Urgenza della Asl Brindisi: ad accoglierli come posto medico avanzato due strutture con 28 posti letto complessivi e un’équipe di tre medici, otto infermieri e dieci soccorritori. Presenti anche due ambulanze della Asl. Circa cento volontari della Protezione Civile pugliese hanno garantito supporto e assistenza a tutte le forze dell’ordine coinvolte nell’attività di accoglienza, programmate in stretta collaborazione con le istituzioni locali durante gli incontri avvenuti in Prefettura nei giorni scorsi. Due dei 339 migranti sono stati trasferiti in ospedale: uno dei due avrebbe una frattura a una mano, l’altro problemi neurologici alle gambe. Sono invece tre le persone risultate positive al covid in seguito ai test medici effettuati. I migranti, riferiscono da Medici senza Frontiere, provengono da Siria, Pakistan, Bangladesh, Egitto, Somalia e Sri Lanka. Ci sono a bordo 24 minori non accompagnati. La nave Geo Barents, che aveva salvato pochi giorni fa 440 migranti, di cui 100 sbarcati in Sicilia, ha poi lasciato il porto di Brindisi in direzione Augusta dove dopo un cambio equipaggio e rifornimenti tornerà nel Mediterraneo centrale per una nuova missione.

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