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Attualità

Gestione strutture sportive ad Andria, la protesta in piazza della Polisportiva. Tartaglione: «Noi crediamo nella convenzione»

Una querelle difficile da sbrogliare ad Andria e coinvolge praticamente tutto il movimento sportivo cittadino escluso il calcio ad 11. I cosiddetti altri sport che, tuttavia, sono l’anima della città e permettono a migliaia di giovani e giovanissimi di praticare attività sportiva. Un centinaio ieri pomeriggio gli appartenenti ad alcune delle associazioni sportive aderenti alla Polisportiva Città di Andria, che hanno sfilato per le vie del centro in segno di protesta contro il mancato rinnovo della convenzione per l’utilizzo delle strutture sportive cittadine.

La vicenda è ormai piuttosto nota: lo scorso anno la costituzione di una polisportiva permise di raccogliere le adesioni praticamente di tutte le realtà dello sport indoor consentendo all’amministrazione comunale di assegnare in via sperimentale per un anno la gestione delle tre strutture sportive: Palazzetto dello sport e due polivalenti. Un esperimento andato benissimo, a detta di tutti compreso l’ente comunale, che soprattutto avrebbe fatto risparmiare alle vuote casse del comune migliaia di euro assieme alle vuote casse delle stesse società sportive. Alla fine, però, tranne un rinnovo parziale della convenzione per consentire di svolgere gli europei di volley under 20, al 30 settembre non c’è stata proroga anzi c’è stata una nota del dirigente al ramo in cui espressamente si spiegava come non vi sarebbero stati rinnovi a causa delle mutate condizioni associative. La Polisportiva, infatti, ha deciso prima con delibera di consiglio direttivo e poi con via libera anche dell’assemblea dei soci di radiare una delle associazioni e cioè la Pallavolo Andria per “gravi inadempienze”.

Ieri, tuttavia, il fronte in piazza si è spaccato poiché due delle associazioni appartenenti alla Polisportiva hanno deciso di comunicare la loro volontà di non aderire a questo tipo di manifestazioni preferendo immaginare una ripresa del dialogo tra tutte le parti.

Dall’amministrazione comunale resta però chiara la scelta: o tutti assieme o nessuno. Nel frattempo è in vigore il regolamento comunale in materia con un costo orario decisamente lievitato rispetto allo scorso anno, da 10 a 17,50 euro all’ora, e con orari al momento più contingentati visto che le fasce serali per il momento si fermano alle 21,30 in attesa di interlocuzioni con la Multiservice che ha riacquisito la gestione delle strutture. Il rischio è presto detto: scaricare i costi maggiori sulle famiglie, spiegano dalla polisportiva, e tagliare alcune attività per mancanza di orario.

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