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Il Centro per l’Autismo assegnato alla Fondazione della famiglia Bruno arriva in Commissione regionale. La Asl si difende: “Indagine esplorativa” mentre Di Lorenzo attacca: “Siamo in forte ritardo”

Il commissario straordinario dell’Asl Bt Tiziana Dimatteo cerca così di ridimensionare, nel corso dell’audizione in terza commissione, il polverone e le polemiche sorte in seguito all’indicazione della Fondazione per le Neurodiversità della famiglia della sindaca di Andria Giovanna Bruno quale destinataria di fondi per la realizzazione di un centro di eccellenza per l’autismo, per la quale la Regione Puglia ha messo a disposizione circa 12 milioni di euro, due milioni per ogni provincia. La BAT ha aperto alla gestione privata, per la mancanza di strutture adeguate, spiega la stessa Asl, ma ora la Giunta regionale dovrà andare più nel dettaglio definendo quell’approvazione provvisoria.

Il terreno su cui dovrebbe sorgere il centro è stato donato nel 2020 dal Comune di Andria alla Fondazione per le Neurodiversità ed è stato il consigliere regionale PD Filippo Caracciolo ad anticipare con un comunicato stampa che il centro sarebbe stato affidato alla Fondazione per le Neurodiversità della famiglia Bruno.

Le risposte arrivate nel corso dell’audizione non hanno convinto né tantomeno soddisfatto, chi vuole vederci chiaro in questa vicenda.

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