Pupi Avati si racconta a Trani nella Corte Davide Santorsola di Palazzo Beltrani. Un incontro con uno dei più grandi personaggi che il cinema nazionale abbia espresso dagli anni ‘60 ai nostri giorni. Regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e scrittore, nativo di Bologna. Pupi Avati ha lasciato un segno indelebile nel cinema italiano raccontando come pochi l’Italia e il suo costume attraverso un cinema fatto di storie, alcune anche di provincia. Prossimo agli 85 anni il prossimo 3 novembre, Pupi Avati continua ad essere un maestro di cinema. Tanti i premi alle spalle, nonché reduce dal successo dei suoi ultimi due film “Dante” (2022), che narra la vita del poeta Alighieri raccontata da Boccaccio, e dell’autobiografico “La quattordicesima domenica del tempo ordinario” (2023). Per Pupi Avati non è stata la prima volta in Puglia, avendo già girato alcuni suoi film il passato.
Puglia rimasta nel cuore del regista bolognese. Nel futuro non è escluso che possa tornare in questa terra per girare nuovi film. Il motivo è legato ad un aneddoto divertente che Pupi Avati non ha mai dimenticato.
L’arrivo di Pupi Avati a Trani è stato sostenuto dal comune. Una città spesso al centro di riprese cinematografiche e non solo.