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Il ritorno dei treni ad Andria e quei convogli che transitano dal km 51, i pendolari: «Non è un viaggio come gli altri»

Non è un viaggio come gli altri. Attraversare il chilometro 51 della tratta ferroviaria Bari Nord tra Andria e Corato è qualcosa che va ben al di là di un semplice viaggio in treno. Da oggi quei convogli bianchi ed azzurri o gialli e neri ripercorreranno quella tratta e quel chilometro che il 12 luglio 2016 furono il teatro di una delle più grandi tragedie ferroviarie della storia italiana. Sembra un banale esercizio di memoria che, tuttavia, non è affatto così. Alle 5,15 di questa mattina, in realtà con qualche minuto di ritardo rispetto al previsto, è arrivato il primo treno nella stazione di Andria Sud. Un ritorno alla normalità, se così si può chiamare, accolto anche dai pendolari che all’alba si metteranno ora in treno per i viaggi quotidiani.

Ma sullo sfondo c’è quel chilometro 51, quei treni che viaggiavano su di un binario unico e spediti verso uno scontro che non lasciò scampo a 23 persone con il ferimento di oltre 50 passeggeri. Uno sfondo che si prende la scena anche oggi inevitabilmente a distanza di praticamente sette anni e con un processo su quel disastro ancora in corso di svolgimento e che nei prossimi mesi dovrà emettere una sentenza di primo grado. Nel contempo però il ritorno dei treni ad Andria è qualcosa di tanto sospirato quanto atteso per rimettere letteralmente in moto i pendolari, gli scambi commerciali ma anche quelli turistici. Il lavoro però è solo al passo d’inizio.

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