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Il sacrificio dei militari biscegliesi Carlo De Trizio e Pierdavide De Cillis monito ed esempio per le future generazioni

Un tributo pesantissimo, nel ricordo del quale principi come coesione, solidarietà e dialogo devono affermarsi con forza ancor maggiore rispetto ad odio e terrorismo. E’ quello pagato dalla comunità biscegliese con i suoi due figli, Carlo De Trizio e Pierdavide De Cillis: il primo, maresciallo dei Carabinieri deceduto nel 2006 a Nassirirya, l’altro caporal maggiore dell’Esercito Italiano morto ad Herat nel 2010. Entrambi vittime di gesti compiuti da mani vigliacche, la cui memoria è stata onorata stamani in occasione della Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace.

La cerimonia tenutasi nel Cimitero di Bisceglie, coincisa con il 21esimo anniversario del primo attacco terroristico a Nassiriya che il 12 novembre 2003 provocò 28 morti, tra cui 19 italiani, è iniziata con la celebrazione solenne officiata da don Francesco Colangelo, al termine della quale si sono succeduti gli interventi istituzionali, a partire dal Comandante della Legione Carabinieri Puglia, il Gen. Ubaldo Del Monaco e dal Comandante militare dell’Esercito Puglia, il Col. Antonio Sottile.

Anche il Prefetto della Bat, Silvana D’Agostino, ha reso omaggio al sacrificio di tutti i caduti soffermandosi sul ricordo dell’attentato del novembre 2003 e precedendo l’intervento del sindaco Angarano.

Presente alla cerimonia anche il carabiniere biscegliese Antonio Altavilla, sopravvissuto all’attentato di Nassiriya del 2003, a cui è toccata l’emozionante lettura della Preghiera per i Caduti.

La giornata è proseguita con il corteo che ha raggiunto dapprima il sacrario militare per la deposizione di una corona di alloro in onore di De Cillis, insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare, quindi il trasferimento alla tomba di De Trizio per rendere omaggio al Maresciallo, insignito della Croce d’Onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero.

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