Le parole di don Antonio Carbone risuonano come un grido d’aiuto per una città, quella di Foggia, che lunedì ha dovuto fare i conti con l’ennesimo omicidio di mafia, il 37enne Alessandro Scopece ucciso a colpi di mitraglietta in via Lucera, il quinto agguato mortale sul territorio provinciale da inizio 2022. Ieri sera circa 200 persone hanno partecipato al sit-in organizzato dalla Parrocchia del Sacro Cuore di Foggia e il presidio Libera per di No alla cultura della morte, No alla violenza e alla criminalità organizzata.
I cittadini radunati in piazza Sacro Cuore si sono raccolti in un momento di silenzio e riflessione. Sullo sfondo il brano di Fabrizio Moro “Pensa”, simbolo del dissenso alla mafia e alla mano omicida dell’uomo. Poi la richiesta di aiuto, quella concreta, che deve vedere le istituzioni in primo piano per porre un argine alla criminalità. Ciò che è stato fatto sino ad oggi ancora non basta. Quanto ai cittadini, bisogna lavorare sulla paura che porta all’omertà.