Sono 38 i pugliesi morti sul posto di lavoro, 16.391 le denunce d’infortunio presentate e quasi 60mila le malattie professionali segnalate tra gennaio e luglio di quest’anno. Lo ha comunicato ieri l’Inail Puglia nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Bari e in cui è stato presentato un avviso pubblico che mette a disposizione 200mila euro per la realizzazione di progetti finalizzati alla salute e alla sicurezza sul lavoro.
Si tratta di numeri in preoccupante aumento rispetto allo stesso periodo del 2024. Gli infortuni sono cresciuti dello 0,37%, le malattie addirittura del 25,05% e le morti dell’11,76%. Delle 38 morti sul lavoro, ben 12 sono avvenute in provincia di Bari, 10 nel brindisino e 7 nel foggiano; 4 a Lecce, 3 a Taranto e 2 nella BAT.
Il direttore regionale Inail Giuseppe Gigante, intervenuto nel corso della conferenza, ha parlato di un «fenomeno complesso legato a fattori economici, giuridici e culturali a cui si tenterà di rispondere avviando percorsi di sicurezza negli ambiti dell’agricoltura, dell’edilizia e degli infortuni su strada».
L’Inail comparteciperà al 50% alle spese per la realizzazione dei progetti di prevenzione che potranno essere presentati da soggetti con sede legale nel territorio pugliese. Tra le attività su cui verrà posto un focus maggiore la promozione della cultura della sicurezza, la gestione dello stress correlato al lavoro e la prevenzione del rischio “cadute dall’alto”.
La necessità di adottare soluzioni impattanti è resa ancora più urgente dal fatto che negli ultimi due mesi le morti sul lavoro sono aumentate ulteriormente. Solo negli ultimi giorni hanno perso la vita mentre lavoravano Nicola Casucci, rider andriese coinvolto in un incidente stradale, e Paolo Coppolella, agricoltore schiacciato dal trattore che stava guidando nel foggiano. E non si dimentica il ferragosto “nero” che ha visto la scomparsa di Pasquale Dinoi, operatore ecologico investito da una moto a Manduria, e di Giovanni Faniulo, operaio precipitato mentre stava montando delle luminarie a Valenzano.



