Sono 347 i giorni che mancano al termine dei lavori per l’interramento della ferrovia nell’abitato di Andria come da cronoprogramma iniziale. Dal 4 aprile scorso, data di inizio ufficiale del cantiere, sono già trascorsi 227 giorni di lavori, oltre sette mesi di attività in cui tante sono le attività realizzate di scavo sulla tratta di poco superiore ai 3 chilometri che sarà interrata nell’abitato di Andria. Spostati anche numerosi sottoservizi, costruita anche una delle due pareti che dovrà poi accogliere il nuovo ponte in metallo di via Bisceglie. Il cantiere di Ferrotramviaria, però, negli ultimi giorni sembra aver subito un deciso rallentamento. Quasi terminate le opere a nord si sta scavando soprattutto attorno alla stazione centrale dove ci sarà la massima discesa nel sottosuolo calcareo della città.
Manca però l’inizio dei lavori per la realizzazione della Stazione di Andria Nord e, soprattutto, non ci sono sostanziali novità per lo spostamento del mercato ortofrutticolo vero nodo da sciogliere per far si che i lavori ripartano con più celerità. Il problema del trasferimento di una delle tante, ma forse la più importante, interferenza del cantiere resta spigoloso. Il comune di Andria ha già individuato un terreno in zona Pip dove poter costruire il nuovo mercato. Un progetto che rientrerebbe in un finanziamento regionale e grazie ad alcune economie del grande progetto ferroviario. Il problema sono i costi lievitati in modo consistente nell’ultimo periodo e che hanno portato ad un progetto definitivo da oltre 4 milioni di euro. Somme da rivedere sino ad un massimo di 3 milioni e mezzo e con il Comune impegnato a ridisegnare il progetto adattandolo ad alcune modifiche. Il problema è che nonostante le modifiche sembra che non ci siano troppi margini di manovra a livello economico. E questo tira e molla rischia di paralizzare i lavori poiché la sezione presente tra via Barletta e via Vecchia Barletta resta sostanzialmente bloccata a causa della non possibile correlazione tra cantiere in corso e mercato ortofrutticolo. Una paralisi acuita probabilmente anche dalla difficoltà di reperire materiali considerando che gli ordini hanno tempi molto lunghi di evasione. Insomma una matassa da sbrogliare importante da Ferrotramviaria, dal consorzio che sta eseguendo i lavori Integra, dal comune di Andria e dalla Regione Puglia. Il rischio è che quei 347 giorni che mancano al termine delle opere diventino molti di più creando non pochi disagi ad un cantiere che al momento è una ferita aperta nel cuore della città.