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La storia di Raffaele commuove Papa Francesco, dal Vaticano 10mila euro per l’acquisto delle protesi

Papa Francesco risponde all’appello lanciato da Raffaele Lavacca, il tranese costretto sulla sedia a rotelle dopo l’amputazione delle gambe a causa di un’infezione e che ha lanciato una raccolta fondi per l’acquisto di protesi speciali che potrebbero permettergli di tornare a muoversi anche senza la carrozzina. Il Pontefice ha donato 10 mila euro alla causa di Raffaele, una splendida notizia arrivata nella giornata di ieri e resa possibile grazie ad una lettera scritta a mano e inviata in Vaticano, che grazie al parroco della Chiesa di Santa Chiara a Trani, don Alessandro Farano, ha raggiunto direttamente il Papa. Francesco, commosso dopo aver letto la storia di Raffaele, ha deciso di dare il via alla sua generosa donazione. Per Raffaele e sua moglie Luciana una gioia indescrivibile dopo anni difficili. Una storia drammatica cominciata nel 2017. Quella banale ferita alla caviglia non si rimarginava. Dopo visite su visite con specialisti e trattamenti che non hanno portato al risultato sperato, l’infezione si aggrava allargandosi ad entrambe le gambe. Nel 2019 è costretto a lasciare il lavoro e tutte le sue attività preferite, come quella del ballo. Infine nel 2021 la decisione più dolorosa: amputare le gambe per evitare che quell’infezione mettesse a rischio la vita stessa di Raffaele. Ma lui e sua moglie Luciana non si arrendono e qualche mese dopo ecco la possibilità di tornare quanto meno a camminare grazie a delle protesi speciali, il cui costo ammonta a circa 200mila euro. Il resto è storia di solidarietà. Raffaele e Luciana lanciano la raccolta fondi, una sorta di crowdfunding. L’intera città di Trani (e non solo) si mobilita, Telesveva e News24.city sono i primi a raccontare la loro storia, e in poco tempo la macchina della generosità prende vita. Ad oggi, anche grazie allo splendido gesto di Papa Francesco, l’ammontare delle donazioni ha raggiunto quota 50mila euro. L’obiettivo è 190mila. Un percorso ancora lungo ma che grazie all’iniziativa del Pontefice oggi trova nuovo slancio per un futuro diverso per Raffaele, un futuro fatto di speranza e di una vita quanto più possibile vicina alla normalità, come prima dell’inizio del calvario che l’ha cambiata per sempre.

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