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La strage di Nassiriya 19 anni fa rivive nelle parole degli studenti andriesi: “Per costruire la pace tanti morti innocenti”

12 carabinieri, 5 militari dell’esercito e due civili tra i 19 morti italiani nell’attentato di 19 anni fa alla base dell’arma a Nassiriya in Iraq. Nel grave attacco suicida con un camion cisterna pieno di esplosivo morirono anche 9 iracheni. Ma oggi, a quasi due lustri di distanza da quel terribile attacco che provocò anche diversi feriti, il silenzio è rotto dal ricordo anche dei ragazzi adolescenti che hanno omaggiato la memoria dei caduti ad Andria, assieme alle autorità civili e militari del territorio, davanti alla stele posizionata nel rondò che ricorda l’accaduto.

Era una missione di pace quella dei militari italiani nell’ambito delle operazioni Onu nel paese da poco uscito da un conflitto sanguinoso a cui presero parte molte potenze mondiali. Ma gli attentati verso i soldati e militari stranieri in Iraq sono stati molti tra il 2003 ed il 2006. In quella base, 19 anni fa, c’era anche un carabiniere andriese il Maresciallo Riccardo Saccotelli rimasto ferito nelle diverse esplosioni. Durante la celebrazione il Sindaco di Andria Giovanna Bruno ha voluto anche ricordare non solo i caduti ma anche i sopravvissuti per un evento che cambiò il destino di molte persone.    

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