Un’azienda florida, dai fatturati milionari, senza debiti pregressi e con ordini già pronti da evadere in tutto il Sud Italia. Eppure lunedì mattina i 35 operai della Minox di Minervino Murge si sono ritrovati davanti ai cancelli dello stabilimento chiusi a causa di un provvedimento del tribunale di Lamezia Terme che ha coinvolto l’azienda murgiana nel fallimento di una filiale calabrese. Una sentenza che la proprietà ha già impugnato, ma che ha di fatto congelato le attività. La Minox da oltre trent’anni realizza prodotti in acciaio di alta qualità, in particolare serbatoi per latte, olio e vino, ed è un punto di riferimento per tutto il Sud Italia. I lavoratori sono in sit-in permanente da oltre due giorni davanti all’ingresso dello stabilimento. Chiedono che la loro azienda non venga trascinata a fondo da una crisi che non le appartiene.
INTERVISTE LAVORATORI
Al fianco dei lavoratori c’è la Fiom Cgil Bat, che chiede alle istituzioni locali e regionali l’apertura immediata di un tavolo di crisi che possa quanto prima allontanare l’ombra dei licenziamenti e far ripartire la produzione
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