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Minervino Murge, la Minox riparte: dopo 56 giorni gli operai tornano finalmente al lavoro

Un’attesa carica di sofferenza e al contempo di speranza, durata 56 lunghissimi giorni. Sono finalmente tornati al lavoro questa mattina, dopo quasi due mesi di presidio, i lavoratori e le lavoratrici della Minox di Minervino Murge, la ditta di contenitori per alimenti in acciaio inox davanti alla quale si erano accampati per opporsi alla sentenza di fallimento che era stata emessa dal Tribunale di Lamezia Terme, città in cui c’è un’altra filiale dell’azienda, sfociata il 20 giugno scorso in una ingiunzione di licenziamento dopo una produzione ininterrotta per 30 anni.
Di fatto, erano rimasti con le braccia incrociate 25 operai a Minervino e un’altra dozzina in Calabria, tutti regolarmente tornati oggi alle loro postazioni, accompagnati dalla benedizione impartita da don Peppino Balice, parroco della chiesa della Madonna del Sabato.
“È stato emozionante tornare a lavoro – ha affermato il portavoce degli operai Vincenzo Copeta – . Siamo stati tre mesi senza stipendio, senza nessuna tutela, speriamo che il tavolo Sepac in Regione possa darci una mano a recuperare le somme perdute”.
Intervenuta alla cerimonia di riapertura dell’azienda anche la sindaca di Minervino Murge, Lalla Mancini, che ha sottolineato come “la ripresa della produzione sia un dono grandissimo che rende dignità e giustizia a coloro che lavorano per le loro famiglie e per l’intera comunità”.

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