Continua il presidio ad oltranza presso il porto di Bari da parte degli agricoltori di Coldiretti dopo i controlli delle forze dell’ordine sulla nave “fantasma” battente bandiera maltese carica di grano turco, avvenuti a seguito del blitz all’arrembaggio in mare aperto della nave.
Ne dà notizia la stessa Coldiretti Puglia dopo che con l’azione del Governo sono state effettuate le verifiche sulla nave Alma, con un carico di ben 26mila tonnellate di grano di origine turca. Secondo le informazioni circolate sin dalla settimana scorsa, l’imbarcazione era già stata respinta dalla Tunisia.
“Occorre fermare le importazioni sleali, introducendo con decisione il principio di reciprocità per fare in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione Europea rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e del rispetto delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno – scrive in una nota Coldiretti – . Una concorrenza sleale che mette a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole”.
L’ennesima asta turca riguarda l’esportazione di oltre 75mila tonnellate di grano che salperanno attorno alla metà di giugno, mentre nei porti di Puglia prosegue il via vai di navi mercantili, con il fenomeno ormai inarrestabile del boom delle importazioni di grano dai Paesi Extracomunitari, in particolar modo da Turchia, Russia e Kazakistan. Soltanto nei primi 2 mesi del 2024 dalla Turchia sono stati importati quasi 35 milioni di chili di frumento duro, quasi la stessa quantità registrata in tutto il 2022.
“Ma crescono del 47% anche le importazioni di grano duro dal Canada – aggiunge Coldiretti – , un prodotto trattato con glifosato, secondo modalità vietate a livello nazionale, che rappresenta un grave pericolo per la salute dei cittadini, a partire dalle mamme in allattamento, mettendo a rischio l’alimentazione dei loro bambini”.