Tra circa sessanta giorni saranno pronti i prefabbricati che poi dovranno essere trasportati e montati nell’area destinata al nuovo mercato ortofrutticolo della città di Andria in zona Pip. Si accelera sul fronte risoluzione della grande interferenza per il completamento dei lavori di interramento della ferrovia nell’abitato cittadino. Il mercato ortofrutticolo dovrà essere spostato al più presto nella nuova area per evitare che ci sia un rallentamento delle opere ma soprattutto che vi sia una coabitazione tra lavoro e attività mercatale in via Barletta. Al lavoro i tecnici incaricati in queste ore per chiudere anche tutte le ultime procedure burocratiche mentre gli uffici preposti comunali dovrebbero nelle prossime ore definire tutte le autorizzazioni edilizie. Insomma macchina decisamente in moto come spiegato anche due giorni fa dal Sindaco di Andria Giovanna Bruno. Si prosegue con le opere di verifica bellica sull’area di via della Costituzione che da metà maggio potrebbe essere interessata dai primi lavori di scavo. Tempi stimati complessivi, fino al trasferimento vero e proprio, sono di otto mesi. La proroga ai lavori di interramento a metà anno 2024 arrivata qualche giorno fa da parte dell’Unione Europea, ha fatto tirare un primo sospiro di sollievo gli enti e le aziende coinvolte visto che il rischio concreto era la perdita del finanziamento complessivo da 180 milioni di euro.
Ma il superamento dell’interferenza mercato ortofrutticolo resta una priorità assoluta per procedere nelle opere. Andria comunque potrà beneficiare di una struttura decisamente più moderna di quella attuale (già sotto il ciclone delle polemiche nel corso degli anni per la sua inadeguatezza) con circa 20 box tutti coperti ed una galleria commerciale centrale, uffici e punto ristoro, oltre ad un ampio spazio esterno in cui vi saranno parcheggi ed indipendenza per ognuno degli operatori ortofrutticoli. Il progetto al momento sfiora i 4 milioni di euro nato attraverso alcune economie sul progetto di interramento. A questi bisognerà aggiungere un altro finanziamento successivo per completare l’opera con un secondo stralcio in cui si andrà a migliorare l’automazione e l’esterno della struttura e per cui il Comune è già all’opera per trovare ulteriori risorse.