Da ieri c’è anche il permesso edilizio degli uffici comunali per costruire e, contestualmente, è terminata la bonifica bellica tipica di lavori di questo genere. Dalla prossima settimana, dunque, potrebbero già esserci i primi operai al lavoro per le opere preparatorie all’installazione dei prefabbricati che comporranno la struttura del nuovo mercato ortofrutticolo di Andria. Concluso dunque l’iter burocratico per la costruzione che nascerà in zona PIP e precisamente in viale della Costituzione. Lavori che dovranno essere piuttosto rapidi e che per fine anno prevedono sostanzialmente la consegna al comune del mercato con il contestuale trasferimento di tutta l’attività. Già ordinate le strutture prefabbricate che saranno pronte tra ormai meno di sessanta giorni prima del trasporto e montaggio.
Un progetto da poco meno di 4 milioni nato nell’ambito dei lavori di interramento della ferrovia nell’abitato di Andria. Il mercato ortofrutticolo di via Barletta è, infatti, una interferenza fondamentale per proseguire le opere. Il trasferimento risolverà comunque un problema atavico per la città di Andria viste le grandi difficoltà di avere una struttura come quella in un’area che negli ultimi trent’anni ha subito una importante urbanizzazione. Nel frattempo comunque i lavori non si fermeranno ed anzi sono stati diversi gli incontri nelle ultime due settimane all’interno del mercato ortofrutticolo tra tecnici e grossisti. La soluzione prescelta per consentire comunque una prosecuzione delle opere sarà quella di ridurre lo spazio a disposizione degli operatori con una strada interna ad uso del traffico cittadino, creare una rotatoria in via Lissa, chiudere i due attraversamenti in cui c’erano i passaggi a livello e mettere in campo le opere di scavo solo in orari differenti dall’attività di vendita ortofrutticola. Gli operatori del mercato chiedono però tempo, ed un fronte temporale che arrivi a fine estate, per non subire danni importanti dal punto di vista economico in un momento in cui la loro attività arriva in uno dei picchi massimi.