«Le lungaggini procedurali e burocratiche ci allontanano dalla concreta realizzazione del nuovo ospedale», con queste parole il sindaco di Andria Giovanna Bruno ha lanciato l’ennesimo allarme sul percorso – ormai da lungo tempo ad ostacoli – verso la realizzazione del nuovo ospedale di secondo livello con 400 posti letto in contrada Macchia di Rosa. I fondi attuali non sono sufficienti, i costi sono lievitati rispetto al progetto iniziale. Nonostante le rassicurazioni dal Governo, la preoccupazione resta. Il primo cittadino andriese ha chiesto e ottenuto dalla Provincia BAT la convocazione dei sindaci del territorio per fare il punto.
A rischio sono i servizi sanitari necessari non solo per Andria ma per tutta la BAT, come ad esempio nel caso del servizio di “emergenza e urgenza” per la quale la sesta provincia pugliese risulta «scoperta vista l’insufficienza logistica e strutturale del “Bonomo” a cui si rivolgono utenti da ogni parte della BAT», ha sottolineato Giovanna Bruno. Per questo bisogna premere sul nuovo ospedale.
L’assemblea dei sindaci sarà convocata all’inizio della prossima settimana. Intanto nei giorni scorsi il consiglio comunale di Andria ha approvato il provvedimento relativo alla “Casa-Ospedale di Comunità” che sarà realizzata con fondi del PNRR. Porterà servizi specialistici a disposizione, in particolare, per la popolazione più anziana.