Due via libera importanti sono arrivati negli ultimi due giorni nel lungo e tortuoso iter che dovrebbe portare alla costruzione del nuovo ospedale di Andria: il primo è arrivato martedì con l’ok della giunta regionale all’accordo di programma con il comune dopo la chiusura della conferenza di servizi che ha certificato la fattibilità del progetto previsto in contrada Macchie di Rose. Ora l’ente comunale ha la possibilità di portare il provvedimento in consiglio comunale con la variante urbanistica che permetterebbe di avviare anche la fase espropriativa. In più la stessa assise potrà inserire nel piano triennale delle opere pubbliche anche la realizzazione da 6 milioni di euro delle strade di accesso. Il comune, parallelamente, deve provvedere con una certa urgenza anche all’acquisizione a patrimonio di 450 metri di via Alfonso Leonetti, una delle strade spontanee che però arriverà direttamente in prossimità del nuovo nosocomio.
Il secondo via libera è quello della conferenza stato regioni di ieri che ha certificato l’ok all’accordo di programma in questo caso tra ministeri della salute e dell’economia e la regione Puglia per la dotazione finanziaria. Quell’ormai famoso accordo di programma scaduto a fine 2023 che però oggi prevede per l’ospedale di Andria non più 138 milioni di euro bensì 360 utilizzabili non solo per i lavori ma anche per le attrezzature, le tecnologie e gli arredi. Ora sarà tempo di protocollo d’intesa e poi sottoscrizione vera e propria dell’accordo di programma che permetterà alla regione di chiudere in via definitiva anche il capitolo finanziario per il nuovo ospedale. Due gocce nel mare dell’intricata vicenda sul progetto partito come policlinico della BAT che ora comunque sarà ospedale di II° livello da 400 posti letto per l’assenza della facoltà universitaria, e per cui serve ancora una accelerata verso il bando dei lavori.
Dall’ultima commissione regionale resta ottobre il fronte temporale per arrivare a questo nuovo step dell’iter mentre non prima di primavera inoltrata potrebbe esserci l’avvio vero e proprio del cantiere.



