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Nuovo ospedale di Andria, il nodo è il progetto: bisognerà rifarlo?

Non c’è ancora un cronoprogramma dei tempi e, dalla commissione regionale odierna, emerge che c’è anche il rischio di dover ripartire quasi da zero per la progettazione del nuovo Ospedale di Andria. E la preoccupazione del Sindaco di Andria in uno dei suoi interventi questo pomeriggio ne è la riprova.

Di contro il nuovo piano clinico gestionale redatto dalla Regione Puglia sembra esser pronto, con la conferma dei 400 posti letto previsti, e dovrebbe essere consegnato entro le festività natalizie alla stazione appaltante la ASL BT e all’ATI aggiudicataria della progettazione. Tuttavia l’ASSET ha proposto alla Regione di chiedere un parere legale all’avvocatura per comprendere se il contratto in essere con i progettisti può proseguire nonostante le diverse modifiche da realizzare a fronte delle molte criticità rilevate.

Ed è questo uno dei temi che più preoccupa perché si rischia di dover ricominciare la progettazione nel caso in cui non si possa proseguire con il contratto in essere con l’ATI. Sono ancora troppe le criticità presenti nel progetto che dovrà diventare definitivo, secondo quanto emerso dall’analisi di ASSET. Nel complesso circa 800 le rilevazioni progettuali di cui circa 600 risolte. Il progetto non è stato ancora validato visto l’aumento dei costi complessivi, che si presume passino da 138 a 270 milioni di euro. Motivo per cui l’iter resta in stallo e per il quale è stato chiesto all’impresa di eliminare dal progetto tutte quelle parti che, a livello architettonico, risultano costose. Il taglio dovrebbe aggirarsi attorno ai 50 milioni di euro arrivando così ad un totale di 220 milioni. Il Dipartimento Salute della Regione, attraverso Vito Montanaro, ha spiegato quale dovrà essere l’iter ed una prima tempistica da rispettare.

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