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Ombrelloni carissimi e sempre più gente negli spazi liberi, la crisi morde e svuota le spiagge. “Qui a stento riusciamo a vivere”

Spiagge attrezzate e semideserte, pienoni in quelle libere e crisi che morde e svuota le località balneari. Colpa – sostengono in molti – del caro prezzo. Per un ombrellone e due lettini sulla costa garganica si arrivano a sborsare anche oltre 50 euro. Le cose non vanno meglio nemmeno sulla riviera Sud, dove il prezzo medio per un po’ d’ombra oscilla tra i 25 e i 30 euro ma che in alcuni casi sale ancora. Prezzi ritenuti esorbitanti dai bagnanti, sempre più quelli che si attrezzano in proprio e provvedono al fai da te, munendosi di ombrellone, sdraio e lettini da collocare in spazi liberi.

L’aumento dei prezzi e l’inflazione hanno svuotato anche ristoranti e strutture ricettive. Aumentano le famiglie che consumano pasti in spiaggia, preferendo un semplice snack al pranzo nei locali. Un’estate, insomma, all’insegna del risparmio, con vacanze sempre più ridotte anche a livello temporale e con una crisi che si scontra, paradossalmente, con aumenti ritenuti eccessivi.

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