Viene considerata la prima avvocata della storia grazie ad un lodo arbitrale reso nell’ambito di una controversia che era stata incaricata di risolvere, davanti alla corte del governatore veneziano di Trani in lingua volgare, anziché in latino, per renderlo maggiormente comprensibile al pubblico. Parliamo di Giustina Rocca e del famoso pronunciamento datato 8 aprile 1500, celebrati nel Salone del Palazzo delle Arti Beltrani in occasione della presentazione della seconda edizione del Premio europeo intitolato appunto all’insigne giurista tranese.
Promosso dall’omonimo Centro Studi, il premio assume quest’anno ulteriore prestigio in virtù della dimensione continentale conferita allo stesso. Alla conferenza stampa ha preso parte anche il sindaco di Trani Amedeo Bottaro e l’assessore regionale alla cultura Viviana Matrangola, soffermatasi sull’attualità della figura e dell’esempio di Giustina Rocca, autentica antesignana della parità di genere.
Prerogative, requisiti e novità del bando rispetto alle prima edizione sono stati illustrati dall’avvocato Alessandro Moscatelli. La scadenza del bando è stata prorogata al 30 aprile, dopo la quale la commissione scientifica inizierà la valutazione degli elaborati in vista della cerimonia finale, che prevede un premio di 2mila euro per la prima classificata, di 1500 euro per la seconda e di 1000 euro per la terza.