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Profilo della salute ci siamo: la raccolta di 4mila pagine di dati e la “fotografia” reale della città di Andria

Ad Andria continua ad esserci un decremento importante e rapido della popolazione mentre negli ultimi tre anni i decessi hanno anche superato i nuovi nati. Nel 2002, per avere un riferimento, la natalità era il doppio della mortalità. Sono solo alcuni dei primi dati estrapolati e contenuti all’interno del Profilo della Salute della città di Andria, un documento redatto solo nell’anno 2000 e di cui si è tanto parlato negli ultimi anni e nuovamente nell’ultimo periodo. C’è però un nuovo impulso alla realizzazione di questo strumento grazie al rinnovato accordo con le associazioni che fanno parte del Forum Ambiente Ricorda e Rispetta, grazie al lavoro di coordinamento dell’ufficio ambiente dell’ente comunale con il dott. Antonio Berardino su impulso dell’assessore Savino Losapio, ma soprattutto grazie al lavoro concreto di sei ragazzi del servizio civile che sono impegnati da diversi mesi nell’acquisizione e nella decodifica delle circa 4mila pagine di dati arrivati da tutti gli enti coinvolti.

Una fotografia della città in tantissimi ambiti non solo quello anagrafico. Per esempio in città ci si sposa sempre meno mentre aumentano i divorzi e le convivenze, ci sono tutti i dati dedicati agli stili di vita della popolazione con la ASL BT in prima linea anche con gli aggiornamenti del registro tumori. Documenti che si integrano: le ludopatie stanno per esempio superando altre dipendenze mentre un nuovo dato aggiornato sulle incidenze di patologie tumorali ci dovrebbe essere verso fine mese. Un lavoro di raccordo che si era interrotto a causa del covid, altro elemento che fa parte dello studio, ma che per fine anno si spera di riuscire a concludere dopo l’accelerazione data a partire da questa estate.

Allo studio ci sono anche tutti i dati relativi all’ambiente con aria, acqua, suolo, elettromagnetismo e rifiuti, ma anche le disuguaglianze con i dati economici, le emergenze abitative, le infrastrutture e tutti gli indicatori voluti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

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