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PUGLIA | I due volti della campagna vaccinale: la Regione corre ma le dosi sono poche. Nuova frenata

La campagna vaccinale corre ma le scorte sono quasi esaurite, ancora una volta. E’ la doppia faccia della medaglia che contraddistingue la Puglia in queste ore. Da una parte oltre 1 milione e 700 mila dosi somministrate, pari al 90,4% di quelle disponibili, dato che posiziona la regione in testa alla classifica nazionale in compagnia della Liguria. Dall’altra le scorte quasi esaurite che costringono la Puglia ad una nuova frenata. Nella serata di ieri sono arrivati in “soccorso” oltre 141 mila vaccini Pfizer, già in distribuzione questa mattina negli hub pugliesi, mentre oggi arrivano le 50 mila dosi di AstraZeneca partite dalla Sicilia. In totale, dunque, sono circa 200 mila le dosi di scorta per la Puglia. Un numero esiguo che impone una nuova frenata alla campagna vaccinale, mentre da lunedì prossimo partiranno comunque le prenotazioni per i cittadini over 40.

Al momento la priorità è rappresentata dai pazienti fragili che attendono ancora il primo vaccino. Una fetta di popolazione costituita da circa 160 mila cittadini. Anche per tale ragione le vaccinazioni previste nelle aziende non partiranno prima di giugno e ritardi considerevoli potrebbero verificarsi anche per le prime somministrazioni di over 50 e 40.

Per quanto riguarda il processo di immunizzazione dei pugliesi, ad oggi sono circa 1 milione e 200 mila coloro che hanno ricevuto almeno una dose, pari ad oltre il 30% dei cittadini pugliesi, mentre mezzo milione sono coloro che hanno terminato il ciclo di somministrazioni ricevendo anche la seconda dose, il 13% della popolazione totale. Il primo vaccino è stato inoculato nel 93% degli over 90, 91% nella fascia 80-89, 82% nella fascia 70-79, e nel 54% degli over 60.

Ieri sera il Presidente della Regione Michele Emiliano ha espresso soddisfazione per l’andamento della campagna vaccinale pugliese: «Il nostro obiettivo primario – ha spiegato Emiliano – è completare l’immunizzazione dei cittadini più fragili e più grandi d’età. Lavoriamo per raggiungere al più presto chi non è stato ancora vaccinato».

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