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AttualitàCovid

PUGLIA | Riaprono le scuole ma meno della metà degli studenti pugliesi sceglie di tornare in classe

Dopo il lungo periodo di lezioni a distanza, da zona rossa “rafforzata”, e lo stop per le vacanze pasquali, molte scuole pugliesi da ieri hanno riaperto le porte ai loro studenti ma non tutti hanno deciso di entrare.

Alla ripresa delle attività didattiche in presenza, prevista per asili, elementari e le prime classi delle medie (come stabilito dal decreto legge del Consiglio dei Ministri), solo il 49% degli alunni ha scelto di tornare in classe. È il dato che emerge da un primo bilancio stilato dal sindacato della Uil Scuola che, ha fatto virtualmente l’appello nel primo giorno di riapertura. Il campione preso in considerazione tiene conto di una quarantina di scuole sparse su tutto il territorio pugliese.

Dunque, nonostante il via libera del Governo, meno della metà degli studenti ha effettivamente optato per le lezioni in aula: una decisione che certamente potrebbe essere stata influenzata dalla nuova ordinanza regionale firmata il giorno di Pasqua dal presidente Emiliano, che ha reintrodotto la possibilità di scelta per le famiglie, tra didattica a distanza e in presenza. Provvedimento valido sino al 30 aprile.

Numeri alla mano, il tasso medio di frequenza nelle scuole per l’Infanzia è stato del 48%, che sale fino al 60 per le elementari, mentre degli alunni di prima media era presente circa il 40%.

Se in alcuni istituti si sono toccati picchi addirittura dell’80% di presenze, in altri intere classi hanno scelto la didattica a distanza. Questo anche per effetto della decisione di molti dirigenti scolastici che hanno espressamente consigliato ai genitori di convergere verso soluzioni unitarie e condivise: o tutti in aula o tutti a casa. Questo al fine di poter adottare un modello omogeneo di attività didattica per tutti gli alunni della stessa classe, oltre che per evitare possibili problemi organizzativi nello svolgimento delle lezioni.

Ma se la media regionale degli studenti in presenza non è andata oltre il 49%, le cose sono diverse se si prendono in considerazione i singoli Comuni. È, ad esempio, il caso di Andria, dove analizzando i dati relativi alla frequenza in tutti gli istituti cittadini, emerge che gli alunni che hanno deciso di tornare in classe sono ben oltre il 50%, con punte addirittura dell’85. Prevale un po’ in tutte le scuole, una maggioranza di alunni di elementari e prima media, mentre le percentuali tendono ad abbassarsi nel caso dei bambini dell’Infanzia.  

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